Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Quest’anno la detrazione del 50% sarà solo per un massimo di spesa di 5mila euro.

Tra le agevolazioni fiscali più amate dagli italiani troviamo il Bonus mobili ed elettrodomestici. L’incentivo consiste in una detrazione Irpef del 50% per gli acquisti sostenuti negli anni 2021, 2022, 2023, 2024, da ripartire in dieci quote annuali per un massimo di spesa di 16mila euro per il 2021, di 10mila per il 2022, di 8mila per il 2023 (tetto innalzato in Commissione bilancio della Camera nel corso dell’iter di approvazione della legge di bilancio), e di 5mila per il 2024. Il pagamento va effettuato esclusivamente tramite bonifico oppure carta di debito o credito. Gli assegni bancari, contanti e gli altri mezzi di pagamento non sono invece consentiti.

Il limite di spesa riguarda la singola unità immobiliare (pertinenze comprese) o la parte comune dell’edificio da ristrutturare. Quindi i contribuenti che eseguono lavori su più unità immobiliari avranno diretto più volte al beneficio.

Chi può richiedere il Bonus Mobili ed Elettrodomestici:

  • Il contribuente che ha già fruito della detrazione diretta (o cessione del credito o sconto in fattura) per interventi di recupero edilizio o ristrutturazione di un immobile.
  • Il coniuge che ha sostenuto le spese per la ristrutturazione.
  • Chi esegue i lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari (il massimale di spesa si riferisce a singola unità).

Quali sono le scadenze da rispettare:

per usufruire dell’agevolazione è necessario che l’intervento di ristrutturazione edilizia sia iniziato non prima del 1° gennaio dell’anno precedente l’acquisto dei mobili.

La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria. Per interventi che non richiedono comunicazioni o titoli abitativi, invece, la data di inizio lavori potrà essere dimostrata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà , come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

Per aver accesso al bonus è necessario indicare le spese da detrarre nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e, come già indicato, può accedere al bonus solamente il contribuente che ha fatto la detrazione diretta (così come cessione del credito o sconto in fattura) dei lavori di ristrutturazione dell’immobile.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate. Unica condizione è che la società erogante il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

A questo punto sorge spontanea una domanda: cosa succede se i mobili vengono comprati in due anni diversi? Il Fisco ha risposto così: si potrà usufruire della detrazione, ma senza raddoppiare il massimale. Il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito del bonus.

Per una maggiore sicurezza, vige l’obbligo di tracciabilità del pagamento e, quindi, oltre al bonifico è ammessa la carta di credito o di debitoNon è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento

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